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Diverse misure previste dal Piano saranno riprogrammate: spese sotto le previsioni.
Presentata il 31 maggio in Cabina di Regia , è stata inviata oggi al Parlamento la terza relazione semestrale sull’attuazione del Pnrr.
Il rapporto fornisce un’esaustiva descrizione del Piano concentrandosi sulla sua struttura, finanziamento e confronto con gli altri stati europei.
La vera novità sta nell’individuazione delle difficoltà riscontrate in fase di attuazione del piano e quindi di una necessaria riprogrammazione al fine di mettere in campo soluzioni per conseguire gli obiettivi finali.
Anche se il Governo ha dichiarato di non voler rinunciare ai 191,5 miliardi messi a disposizione, appare indispensabile riprogrammare diverse misure di quelle previste ed in particolare, come si legge nel documento, quelle che hanno registrato: notevole ritardo nella fase di avvio; rilevante incremento dei costi a causa dell’inflazione e della mancanza di materie prime; estrema parcellizzazione degli interventi; difficoltà di natura normativa, attuativa e autorizzativa che non consentono di realizzare gli interventi nei tempi e nelle modalità previste".
L’attuazione del PNRR ha iniziato a mostrare segni di crisi sin dai primi mesi del 2022, principalmente a causa delle restrizioni nell’offerta e dell’accelerazione dei prezzi. Tuttavia, oltre a questi fattori esterni, i relatori ammettono anche problemi interni, come la carenza di personale e di competenze adeguate nel settore delle costruzioni. Un altro dato preoccupante è che per realizzazione di opere pubbliche è stato speso solo l’8% dell’importo totale.
” La maggior parte delle Amministrazioni titolari ha raggiunto un livello di spesa inferiore alle previsioni - si legge ancora nel testo -. Ciò denota un ritardo nella fase di definizione e avvio delle misure che potrebbe incidere sulla effettiva realizzazione dell'intero Piano con particolare riferimento al pieno raggiungimento degli obiettivi finali”
"Per tutti gli interventi che non consentono il rispetto dei tempi e delle condizionalità previste dalle disposizioni nazionali ed europee il Governo intende riprogrammarli d’intesa con le singole amministrazioni responsabili, nell’ambito di altre fonti di finanziamento nazionali disponili a legislazione vigente a partire da una riprogrammazione del Piano nazionale complementare. Analogamente per alcuni interventi di carattere strategico nazionale coerenti con le priorità e le finalità del PNRR potranno essere salvaguardati ponendoli a carico della programmazione 2021-2027 dei Fondi strutturali e del Fondo Sviluppo e coesione 2021-2027 in relazione agli obiettivi temporali di spesa. L’obiettivo comune come più volte ribadito è quello di assicurare la piena realizzazione del Piano e soprattutto assicurare il raggiungimento di tutti gli obiettivi qualitativi e quantitativi previsti".
- Consulta il sito del governo.
- Per approfondimenti: Terza relazione sullo stato di attuazione del Pnrr.